CULTURAL LANDSCAPES: FRANCO RELLA PRESENTA L’ENIGMA DELLA BELLEZZA – MERCOLEDI’ 27 GIUGNO

FRANCO RELLA PRESENTA: L’enigma della bellezza.

Mercoledì 27 Giugno – Ore 18:30

“La bellezza è irriducibile come il dolore, ed è ugualmente impenetrabile all’intelligenza abituale. Eppure la bellezza come il dolore sono la via che l’uomo ha aperta verso il sapere e verso la salvezza. Simone Weil, una delle intelligenze più acute del XX secolo, è giunta a pronunciare queste parole a contatto con le sofferenza più grandi del nostro tempo, il nazismo, lo stalinismo, la seconda guerra mondiale, il lavoro coatto e lo sfruttamento. È giunta a questa coscienza mettendo in rapporto diverse tradizioni, mitiche e scientifiche, occidentali e orientali, ma sopratutto il pensiero tragico in rapporto al pensiero platonico, in cui si esprime il nostro rapporto con il reale.

Platone diceva che la bellezza è la manifestazione della verità nel mondo. Ma la verità, afferma Simone Weil, è fatta di contraddizioni non sanabili, di veri e propri contraddittori. Dunque “il reale è essenzialmente contraddizione” e l’essenza del bello, che dovrebbe essere la sua manifestazione, è dunque contraddizione”. Accedere al bello significa infatti letteralmente entrare nella contraddizione, significa trovarsi di fronte ad uno “smembramento” che ci mette faccia a faccia con l’inconciliabile” vale a dire “faccia a faccia con qualcosa che non possiamo, ma che dobbiamo pensare insieme”.

Franco Rella

Giunta al sesto appuntamento, Cultural Landscapes prosegue il percorso tracciato con l’incontro precedente e va all’incontro del concetto, esperienza e senso del bello all’interno dell’Occidente. Spesso siamo portati a identificare il bello come qualcosa di risolutorio, lineare, pacificatore. Ma l’esperienza della vita ci insegna concretamente che la tensione al bello è anche lacerazione, sofferenza, desiderio struggente. Inoltre, come giustificare la sottile linea che spesso lega sublime e terribile? Sia nella produzione artistica, che nella critica e nell’esperienza quotidiana spesso ci troviamo di fronte al bello come davanti ad un crinale, un’esperienza-limite che esige una profonda messa in discussione e partecipazione tanto dell’artista quanto di chi ammira e fruisce dell’opera.

Che la bellezza sia qualcosa di più del semplice contemplare e sia anche, anzi sopratutto, un processo trasformativo e una messa in gioco attiva? E come mai nel tempo il concetto e l’esperienza del bello si è man mano sempre più diluita e frammentata? Discutiamone e scopriamolo assieme a una delle voci più importanti sui temi: Franco Rella.

L’AUTORE

Franco Rella è uno dei maggiori filosofi italiani contemporanei. La sua ricerca percorre da sempre filosofia e letteratura, anche attraverso gli autori di cui si è fatto curatore italiano (Baudelaire, Rilke, Flaubert). Tra i suoi testi più importanti: “Il silenzio e le parole”, “L’enigma della bellezza”, “Il segreto di Manet”, “Le soglie dell’ombra”, “Forme di esperienza”. Uno dei centri della sua ricerca teorica è il tema della lacerazione, che ha esaminato attraverso il dialogo serrato con autori come Bataille, Freud, Nietzsche in testi più volte ristampati e tradotti.

È stato professore ordinario di Estetica presso la Facoltà di Design e Arti dello IUAV Venezia e ha partecipato a seminari e convegni, in molte istituzioni accademiche italiane e straniere.

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