CULTURAL LANDSCAPES: MARCELLO GHILARDI PRESENTA FORME E SENSO DELL’ESTETICA GIAPPONESE. BI NO NAZO. – GIOVEDI’ 24 MAGGIO

MARCELLO GHILARDI PRESENTA: Forme e senso dell’estetica giapponese. Bi no nazo.
美の謎

GIOVEDI’ 24 MAGGIO – ORE 18:30

“Per secoli il pensiero tradizionale estetico giapponese ha visto nella natura e nelle arti delle forme di contatto privilegiato con la cosiddetta “natura di Buddha” (cioè con la dimensione di salvezza e di illuminazione immanente ad ogni manifestazione della realtà), nell’era atomica è dunque impellente verificare la tenuta di una concezione simile in relazione ai disastri che la tecnologia ormai globalizzata può determinare. La bellezza di un paesaggio o di una città non investe solo argomenti estetici per architetti e designer, ma tocca scelte di ordine etico; l’attenzione all’ecosistema non è soltanto un tema urgente della politica, ma ha a che fare con forme di vita, di percezione delle cose, di cura dei fenomeni. Dal mio punto di vista, l’estetica è innervata di tutti questi aspetti, e in questo senso la tensione e l’esercizio di attenzione che mette in campo si convertono in modalità di comportamento, in modi di abitare il mondo.”

Marcello Ghilardi

Per il suo quinto appuntamento, Cultural Landscapes propone un incontro su un tema di grande interesse e fascinazione, l’estetica giapponese, che tanti ha conquistato attraverso sia le sue espressioni elevate, come la letteratura e la pittura, sia attraverso l’arte popolare (come anime e manga).
Il mondo del Sol Levante è portatore di una sensibilità molto differente, di natura introspettiva ed essenziale, che appare ai nostri occhi spesso come bizzarra e controversa ma anche che ci cattura e affascina. Per quale motivo?
L’incontro si pone l’obiettivo di gettare un ponte fra il nostro senso del bello e sensibilità e quello giapponese, esplorando anche temi contigui come quello del concetto, essenziale per comprendere l’Oriente, di “vuoto” e la relazione che c’è fra Bello e Terribile e come mai tutto questo eserciti una forte attrazione istintiva in noi.
Esploreremo quindi assieme le espressioni artistiche giapponesi, alte e popolari, cercando di evidenziare e discutere la linea di senso profonda che le lega assieme e conferisce loro quel significato che, come un richiamo nascosto, risuona come una melodia nascosta in noi e ci attira al suo cospetto. In attesa di metterci a confronto con una diversità irriducibile e feconda, nella fiducia che tale incontro diretto aiuti a coltivare e faccia sbocciare parte di quel qualcosa di prezioso, unico ed indicibile che ciascuno di noi porta nel suo cuore.

L’AUTORE

Marcello Ghilardi (Milano nel 1975) si è laureato a Padova in Filosofia dove è stato allievo del professor Gian Giorgio Pasqualotto, sotto la cui guida ha approfondito l’indagine dei rapporti tra il pensiero orientale e quello occidentale. Dal 2018 è Professore Associato presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Padova, dove collabora anche con il Master di Studi Interculturali. Ha approfondito la sua conoscenza del mondo e della cultura estremo-orientali studiando presso atenei cinesi (Pechino, Hong Kong) e giapponesi (Kyoto). Alla ricerca teorica, concentrata soprattutto sul campo estetico, ha affiancato l’attività artistica nell’ambito del disegno e della pittura. Tra i suoi libri più recenti si annoverano “Il vuoto, le forme, l’altro” (Morcelliana, 2014), una riflessione sull’alterità nell’ambito del linguaggio e delle pratiche etiche ed estetiche, e “L’estetica giapponese moderna” (Morcelliana, 2016). Oltre ad occuparsi di filosofia ed arte “elevate”, ha scritto anche riguardo l’estetica giapponese popolare, legata ad esempio al mondo di anime e manga, con volumi come: “Cuore e acciaio. Estetica dell’animazione giapponese” (Esedra, 2003): “Filosofia nei manga” (Mimesis, 2010).

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