SAVE THE GRIND HOUSE – CROWDFUNDING CAMPAIGN

Amici Grinders! Seguendo questo link potrete aiutarci a sostenere le spese (correnti e future) in vista della riapertura del club, quando sarà possibile farlo. Di seguito, il video del nostro Maresciallo ed il nostro comunicato. 🙂

Il Grind House ha fatto la sua ultima serata pre-epidemia sabato 22 febbraio. Mesi fa, ormai.

Mesi di epidemia, di morte e contagi, mesi di sofferenza di vario tipo (dalla perdita di persone care a semplice difficoltà psicologica nell’affrontare la quarantena), di io-resto-a-casa, di lockdown, mesi di informazioni incerte tra fase 1 e fase 2, mesi di tante, tantissime cose.

In questi lunghissimi mesi ci siamo spesso domandati quale futuro avrebbe avuto il nostro club. Questo, nello spirito di ciò che è il Grind House: la casa della cultura e dell’espressione underground di Padova più longeva. Esistiamo da 10 anni, nei quali abbiamo:

– fatto più concerti di tutti gli altri club, abbiamo ospitato più live di gruppi internazionali di tutti

– ospitato i migliori DJ della città, della regione, dell’italia e anche dal resto del mondo

– ospitato i migliori performer di entrambi gli emisferi

– ospitato i più importanti filosofi/sociologi/psicologi italiani nei nostri incontri culturali

Inoltre da una decade a questa parte siamo la voce dissidente in ambito culturale in città… non l’unica ovviamente, ma rivendichiamo il nostro piccolo contributo alla storia notturna padovana.

Siamo punk, siamo HC kids, siamo metal heads, siamo kinkster, siamo anarchici, siamo comunisti, siamo libertari, siamo cyber, siamo mistress, siamo gogo dancers, siamo modelle, siamo artisti, siamo lavoratori, siamo divulgatori, siamo scienziati, siamo filosofi, siamo economisti, siamo fotografi, siamo musicisti, siamo cantanti, siamo chimici e siamo anche figli della strada. Siamo stati glamster e goth, con tali memorie ancora nel nostro DNA, e cominciavamo ad essere anche electro-raver, dubber e rapper, con l’avvenire delle nuove generazioni, perché sempre la stessa notte e la stessa strada vedono le diverse persone, e generazioni, passare.

Oltre a tutte queste cose, siamo anche persone che dedicano del tempo, passione, sudore, sangue e polvere da sparo al nostro piccolo club. Organizziamo concerti e feste dove la gente balla, beve, s’infrasca, si diverte spensierata. Non siamo “l’arte alta”, da teatro o museo, e nemmeno siamo il circolo che deve ringraziare il politico di turno per la propria esistenza. Noi siamo quelli che lavorano la notte, che hanno gli orari del fuso di New York, e siamo quelli che la sera vi danno un posto dove andare.

Siamo noi, e siete voi. Questo è sempre stato il Grind House. E questo è ciò che vuole continuare ad esserlo.

Il mondo della notte non è né bello né brutto, non è né migliore né peggiore di altri, e non merita nessun canale privilegiato; il mondo della notte però deve essere ascoltato perché il divertimento fa parte della vita. Il divertimento è lavoro e impegno, il divertimento dà da mangiare a moltissime persone e, infine, il divertimento come aggregazione mi e vi hanno sempre salvato nei momenti bui, che tutti noi abbiamo avuto nel corso della vita.

Quindi, alla fine, ci siamo detti: abbiamo ancora la forza, e la voglia, di continuare. Vogliamo che continui a esistere un posto così, dove trovarci e organizzare ciò che ci, e vi, piace, seguendo tanto le vostre proposte quanto i nostri background. Così, dopo aver intavolato una breve trattativa con la proprietà, abbiamo ottenuto la sospensione degli affitti, cosa che ci ha in parte rinfrancato, facendoci decidere di continuare l’esperienza Grind House.

Poiché tuttavia bollette varie e altri adempimenti comunque sono da rispettare, abbiamo deciso di lanciare una piccola campagna di sostegno, dove chi vuole ci potrà donare una piccola somma per aiutarci con le spese. Se anche non potete, non importa, fate magari girare la raccolta delle donazioni, ci basta anche solo questo.

Come vedrete, la campagna è pensata a diversi step, per trasparenza, nella consapevolezza che, alla riapertura, COMUNQUE saranno mesi duri, perché TUTTE le realtà legate all’intrattenimento notturno dovranno andare incontro a tutte le pendenze amministrative e fiscali dopo il lungo periodo di magra. E dunque, un fondo cassa sarà necessario per non collassare subito (e vanificare il vostro aiuto e distruggere tutti i progetti futuri e sospesi da questa epidemia) sotto il peso delle richieste di uno stato che, ad oggi, si è mostrato sordo e muto alle richieste nostre e dei nostri colleghi: lavoratori e artisti, canaglie e viveur, e spesso additati in generale come “malfattori”, la malagente, della notte.

Noi, e voi. Ritorniamo allora ai nostri spazi quando tutto questo sarà finito, e ricostruiamoli assieme. Perché siano più belli, e vivi, di prima.